Studio di Osteopatia
Dott. ANDREA
BOTTEON

Ognuno porta se stesso in studio: i suoi patimenti, i suoi dolori, le sue inquietudini. Si ragiona assieme, tentando di capire quello che il corpo sta cercando di dire.
Qualche volta urlare.
Le mani toccano, saggiano, sentono la verità che sovente la mente vuole tacere.

Il risultato, quando il paziente lo permette, è un rapporto esclusivo, di risonanza, mai di dominazione.
Assieme, si cerca di cambiare lo stato delle cose, il funzionamento globale del corpo.

Il movimento è vita.

Dove c’è vita, c’è movimento: la cellula si contrae e si rilascia, scambia nutrienti, scarica ciò che ha consumato, trasmette informazioni ad altre cellule. Se non c’è più movimento, o se il movimento è alterato, la vita scorre diversamente, rallenta, perde vigore…il tessuto prima si infiamma e, successivamente si ammala.
L’osteopatia ripristina il movimento dove esso è stato perduto.

Arte.

L’osteopatia è un arte.
Il Dott Sutherland parlava di “thinking fingers”, dita pensanti. Tutto quello che facciamo, sebbene si voglia sempre più dargli un “contenitore scientifico”, è arte allo stato più puro. Si impara studiando, si affina praticando. Più il tocco è raffinato, più il risultato è profondo. La mano tocca il corpo ma accarezza l'anima.

Filosofia.

Rispettare ciò che il paziente è e come vorrebbe essere. Insegnargli a percepirsi. Suggerirgli di essere gentile con il proprio corpo. Trattare l’unità corporea…non un “pezzettino” solamente.

Scienza.

L’osteopatia si basa sull’anatomia (come siamo fatti) e sulla fisiologia (come funzioniamo).

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